Andrea Castagna / E-shirt

Andrea Castagna / E-shirt
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Indossare le idee? Andrea Castagna di E-shirt ci spiega com'è possibile farlo

[Intervista di Roberta Ranzani]
Parole: 683 | Tempo di lettura: 3 minuti

Andrea, cosa ti ha spinto a creare E-shirt?

L'idea è nata dal desiderio di mettere insieme tecnologia e creatività. Sicuramente anche per evadere da un percorso lavorativo collaudato, ma con potenzialmente ripetitivo e privo di sfide (visto che eravamo molto bravi!).

Quando e come é nata E-shirt?

Il progetto Eshirt.it è nato nel 2000 all'interno di una società di servizi nel settore IT. Ci occupavamo di sviluppo sw, reti e di applicativi web. Gli strumenti erano tutti lì: avevamo competenze tecniche e sapevamo applicarle. Sviluppavamo progetti web per vari clienti, ma volevamo anche un progetto nostro. La nostra formazione umanistica (la società era composta per lo più da ex compagni d'università) sicuramente ci spingeva a guardare oltre la tecnologia.Siamo passati quindi dal farlo per i clienti a farlo per noi. Poi Eshirt è cresciuta al punto da diventare una società a sè, praticamente un caso di "auto-incubazione".

Da dove nasce l'idea di E.shirt?

Inizialmente volevamo rendere profittevole il nostro sito www.gens.info, all'epoca molto visitato, che offriva servizi completamente gratuiti (un motore di ricerca sulla distribuzione dei cognomi italiani, nato proprio ai tempi dell'università).
Così durante una cena, dopo una serie piuttosto lunga di bicchieri di vino, è venuta fuori l'idea di iniziare a stampare e vendere magliette con i contenuti del sito (le cartine dei cognomi italiani).
Niente pianificazione, niente business plan, niente analisi del mercato: potevamo farlo, lo sapevamo fare e l'abbiamo fatto.
L'idea iniziale ha funzionato così bene che l'abbiamo subito estesa alla stampa on demand di magliette, prima per altri siti e poi direttamente per i clienti finali.

Che difficoltà hai dovuto affrontare nel creare E-shirt?

La difficoltà di accesso al credito o ad altre forme di finanziamento: dover finanziare lo sviluppo e la crescita unicamente con i margini realizzati dall'attività stessa è oltremodo faticoso, lento e dispersivo. In compenso avere avuto poche risorse a disposizione è stato di stimolo ad ottimizzare i processi e ponderare attentamente le scelte.

Cos'è E-shirt?

Vuoi una maglietta personalizzata ? E' semplice: vai su Eshirt.it.
Da 1 a quante ne vuoi. Fai tutto online (personalizzazione compresa), noi ti seguiamo passo-passo e ti aiutiamo anche a sviluppare le tue idee su magliette.

Cosa distingue E-shirt dai competitor?

Puntiamo sulla qualità dei prodotti, sulla rapidità del servizio e sull'attenzione quasi "maniacale" alle esigenze del cliente e alla nostra efficienza. Il processo è tutto online, facile e divertente, ma dall'altra parte ci siamo noi, sempre disponibili e "in ascolto".
In Italia siamo stati i primi a portare online la stampa di magliette e quindi siamo stati e siamo tuttora il riferimento per molti "second comers".

Quante persone lavorano nella tua azienda e quali sono le loro mansioni?

Siamo un'azienda che si occupa di produzione oltre che di commercializzazione e quindi i macro ruoli sono:
- produzione e logistica
- amministrazione e customer care
- marketing e sviluppo
Nel complesso, tra dipendenti, consulenti e terzisti impieghiamo circa una ventina di persone.

Com'è la tua giornata tipo?

La mia giornata tipo inizia presto e finisce tardi. In Eshirt ci sono delle allodole, attive dal mattino presto per organizzare la stampa e ottimizzare così i tempi per la spedizione. Ogni ordine viene verificato singolarmente: la stampa digitale è un processo in parte artigianale, dove l'occhio e la cura del singolo ordine/dettaglio fa la differenza. Ci sono anche però dei gufi, che rimangono "svegli" anche quando si spengono le macchine!

Che consigli daresti a chi vuole aprire una start up ma teme di fallire?

"Temere di fallire" è un buon punto di partenza prima di cominciare qualsiasi impresa. Deve essere però un sano timore, che stimoli alla riflessione, alla valutazione della realtà con cui ci si vuole confrontare. Ci sono migliaia di pagine già scritte su cosa fare e cosa non fare iniziare un'attività imprenditoriale e credo di poter aggiungere poco o niente... un consiglio però mi sento di darlo comunque: darsi un limite e se entro quel limite (di tempo e finanziario) il progetto non funziona, passare tranquillamente ad altro.

Che progetti hai per il futuro?

Continuare a crescere e consolidarci nel mercato italiano ed entrare nei principali mercati europei.

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